Se la maggior parte degli esperti del settore prevede un’irruzione trionfale della tecnologia blockchain nel settore dei prodotti maionstream nel futuro prossimo venturo, sono tuttavia presenti alcune voci fuori dal coro, che invece fanno notare come, proprio per la sua natura profondamente rivoluzionaria, tale tecnologia potrebbe richiedere più tempo per ranggiungere un’effettiva diffusione a macchia d’olio.
Di questa opinione è Chris Skinner, esperto di finanza ed informatica, nonchè CEO di Financial Services Group, società di consulenza per startup finanziarie.
In un articolo pubblicato su Coindesk, Skinner fa notare come il rinnovamento delle infrastrutture informatiche per l’adozione della tecnologia blockchain e il coinvolgimento di tutti i potenziali utenti richiederebbero non meno di dieci anni per essere completamente attuati.
Il processo, già iniziato, sta seguendo il noto effetto a cascata, con idee che si trasformano in applicazioni, che a loro volta devono essere accettate ed utilizzate.
Al momento innumerevoli startup come Circle, Coinbase e altre stanno realizzando le fondamenta per l’adozione delle nuove soluzioni, venendo man mano affiancate dai colossi già attivi nel settore; in seguito è necessario che le banche realizzino soluzioni concrete abbracciando la tecnologia blockchain, ed al momento la stanno ancora solo esaminando; l’ultimo punto prevede l’adozione da parte delle grandi corporazioni e dei consumatori, senza dimenticare il rinnovamento infrastrutturale neccessario da parte delle prime, e la naturale resistenza all’innovazione dei secondi.
Fortunatamente rispetto al passato l’innovazione si concretizza molto più rapidamente, conclude Skinner: se i telefoni cellulari hanno avuto bisogno di oltre 30 anni per diventare mainstream, la tecnologia blockchain ce ne metterà molti meno, ma almeno una decina.